EDP Secretary General and MEP Sandro Gozi launches today the work on a new EU law which will regulate political advertising.
L'obiettivo principale del regolamento è quello di definire obblighi di trasparenza armonizzati per i fornitori di pubblicità politica e di introdurre norme armonizzate sull'uso di tecniche di targeting e amplificazione per la pubblicità politica, laddove vengono utilizzati dati personali. I servizi di pubblicità politica nell'UE si stanno evolvendo, con un particolare aumento dei servizi online, spesso forniti a livello transfrontaliero. La transizione digitale e i cambiamenti tecnologici hanno permesso la proliferazione di nuovi media e di nuovi metodi di finanziamento, preparazione, collocazione, promozione, pubblicazione e diffusione della pubblicità politica. Questi sviluppi, nel contesto di una normativa nazionale frammentata e applicata in modo disomogeneo, dimostrano chiaramente che le regole del mercato interno devono essere adattate per garantire un adeguato livello di trasparenza della pubblicità politica, necessario per un processo elettorale equo e aperto in tutti gli Stati membri.
Sandro Gozi declared: “Today my draft report on transparency and targeting of political advertising has been made public.
La politica cambia continuamente forma e la pubblicità politica ne diventa una dimensione sempre più importante. Lo sviluppo della pubblicità politica ha anche importanti effetti economici e sociali.
La nostra sfida è quella di lottare più efficacemente contro tutte le forme di disinformazione e di interferenza esterna nei nostri processi democratici, preservando al contempo l'apertura del dibattito pubblico. Con questa proposta, le prossime elezioni nell'UE saranno più trasparenti.
Questa apprezzatissima proposta della Commissione rafforzerà e completerà il nostro mercato unico introducendo norme armonizzate per la trasparenza della pubblicità politica, al fine di superare la dannosa frammentazione che attualmente persiste in questo settore.
Questo regolamento dovrebbe riguardare la pubblicità che si svolge su tutte le forme di media, compresa quella online. Secondo un sondaggio Eurobarometro, otto europei su dieci ritengono che i social network online, le piattaforme internet e gli attori che li utilizzano debbano osservare le stesse regole dei media tradizionali in vista delle elezioni. Inoltre, quasi quattro persone su dieci hanno dichiarato di essere state esposte a contenuti non facilmente identificabili come pubblicità politica.
Inoltre, negli ultimi anni abbiamo assistito alla proliferazione di dubbie pubblicità politiche durante le elezioni e i referendum in diversi Paesi del mondo. I malintenzionati stranieri non hanno esitato a sfruttare tutte le scappatoie esistenti per interferire con i processi democratici nazionali. Infine, ma non meno importante, spesso è difficile capire come una pubblicità sia rivolta a una persona o a un gruppo specifico di persone.
Il mio progetto di relazione fornisce alcuni chiarimenti necessari sulla portata, le definizioni e gli obblighi di tutti gli attori coinvolti nel processo di pubblicità politica. Abbiamo aumentato il livello di trasparenza in modo che i cittadini possano facilmente distinguere la pubblicità politica, il motivo per cui la vedono e chi l'ha pagata. Inoltre, la relazione rafforza la governance migliorando la cooperazione tra le autorità nazionali e chiedendo sanzioni più armonizzate. Infine, la relazione definisce e regolamenta meglio le diverse tecniche digitali, come il targeting e l'amplificazione.
La presentazione ufficiale della bozza di relazione alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori avverrà l'11 e il 12 luglio. Sono fiducioso che con gli ulteriori suggerimenti dei colleghi dell'IMCO riusciremo a migliorare ulteriormente l'attuale testo della proposta, con l'obiettivo finale di avere elezioni trasparenti ed eque nell'UE, a partire dal 2024."
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