Battersi o non battersi per la democrazia?

La democrazia non nasce per caso. Dobbiamo difenderla, lottare per essa, rafforzarla, rinnovarla.

Il momento per combattere per la democrazia non è finito.

Anzi, deve riprendere. Perché la democrazia, i sistemi democratici sono sotto attacco in tutto il mondo. Era il giugno 2019 quando Vladimir Putin in una intervista al Financial Times dichiarava che “l'idea liberale è diventata obsoeta” e dopo poco meno di tre anni abbiamo visto ai confini dell'Europa cosa lui avesse in mente di fare contro un Paese democratico. E sono anni che i grandi quotidiani e settimanali, le scuole di pensiero, le università si pongono domande come “può la democrazia sopravvivere” a internet, ai social media, alla loro polarizzazione, alle ingerenze estere. È questione di settimane infine che qualcuno si chiederà se la democrazia possa sopravvivere all’intelligenza artificiale: no, in realtà già il New York Times quella domanda se l’è già posta

Ma è la stessa domanda che si sono posti in tanti nel mondo dopo l’assalto a Capitol Hill nel gennaio 2021. Dopo le vicende in Ungheria, dove alcuni diritti fondamentali sono stati messi in discussione. Dopo i fatti di Brasilia qualche mese fa. Dopo la scoperta delle ingerenze estere in Europa e negli Stati Uniti. Ed è la stessa domanda che un erede della famiglia Gandhi si pone nella più grande democrazia del mondo, quella indiana.

Noi abbiamo una risposta e si chiama Europa.

Il rafforzamento della democrazia deve tornare ad essere in cima all'agenda dell'Europa, come noi abbiamo fatto nella Dichiarazione di Francoforte del dicembre 2021. Nel continente in cui la democrazia è nata e si è sviluppata, dove alcuni l'hanno definita "la peggiore forma di governo, ad eccezione di tutte le altre forme che sono state provate prima",

La democrazia non nasce per caso. Dobbiamo difenderla, lottare per essa, rafforzarla, rinnovarla.

In Europa ci sono le chiavi e le condizioni per salvare la democrazia.

Fortificando quel processo di integrazione europea nato, non a caso, dopo la stagione più cupa e violenta che il Vecchio Continente ha vissuto. Rafforzando lo Stato di diritto. Dando più forza alle Istituzioni europee. Proteggendola dalle influenze estere. Investendo sulla cultura, perché nella cultura ci sono gli antibiotici per proteggere la democrazia. Declinando la libertà come solo l’Europa sa fare. Rispettando e tutelando i diritti umani, che sono le fondamenta della democrazia. Sviluppando processi democratici più forti a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale ed europeo. E consolidando i movimenti politici transnazionali ed i partiti politici come EDP. Il Partito Democratico Europeo vuole e deve ispirare una nuova coalizione politica il cui obiettivo è trasformare l'UE e rafforzare la nostra democrazia europea. La sfida è grande, l'urgenza c'è e la nostra determinazione è incrollabile e noi saremo i tedofori della rifondazione europea di oggi, di domani e del 2024.

E consolidando i movimenti politici transnazionali ed i partiti politici come EDP. Il Partito Democratico Europeo vuole e deve ispirare una nuova coalizione politica il cui obiettivo è trasformare l'UE e rafforzare la nostra democrazia europea. La sfida è grande, l'urgenza c'è e la nostra determinazione è incrollabile e noi saremo i tedofori della rifondazione europea di oggi, di domani e del 2024.

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