Democratici europei, difendiamo la democrazia in tutta Europa
Da una settimana i georgiani sono in strada. Giorno e notte, chiedono il ripristino dello Stato di diritto nel Paese e il rispetto della promessa europea. I manifestanti stanno affrontando una repressione sempre più violenta e sproporzionata, con i leader dei partiti di opposizione che sono stati arrestati nel tentativo delle autorità georgiane di contenere le proteste. Un giovane di 22 anni è ora in coma, una delle centinaia di persone ferite nel tentativo di mantenere viva la democrazia georgiana. In questo contesto e a seguito di un'azione legale del Presidente della Repubblica Salome Zourabichvili per l'annullamento dei risultati elettorali, la Corte Costituzionale georgiana ha appena emesso la sua decisione in merito alle elezioni parlamentari tenutesi a fine ottobre: i risultati delle elezioni sono stati confermati. La Corte non indirà quindi nuove elezioni libere, giuste ed eque, come vorrebbero i georgiani che manifestano oggi. Eppure questo è l'unico modo possibile per garantire il ritorno alla calma e una transizione pacifica del potere nel Paese. Anche altre democrazie europee stanno affrontando gli assalti del Cremlino, sia attraverso campagne di disinformazione che attraverso l'interferenza nei loro processi elettorali. Oltre alla democrazia ucraina, che è sotto l'attacco e l'assedio incessante della Russia di Vladimir Putin, anche la Moldavia, la Romania e la Georgia sono sottoposte a campagne di disinformazione "lampo" volte ad offuscare la consapevolezza dei cittadini, nonostante il fatto che la democrazia si basi su elettori illuminati e responsabili.
Oggi, in Georgia, questa interferenza è aggravata dalle pratiche riprovevoli del partito di estrema destra Sogno Georgiano: totale disprezzo per lo Stato di diritto, brogli elettorali e sospensione della candidatura del Paese all'adesione all'UE, nonostante il desiderio espresso da quasi l'80% dei georgiani. Il Partito Democratico Europeo sostiene il Presidente georgiano, l'opposizione georgiana e la società civile nella loro lotta per organizzare nuove elezioni e invita l'Europa a stare dalla parte dei georgiani. Dobbiamo sanzionare le autorità georgiane che tentano palesemente di sovvertire la democrazia georgiana e di reprimere con la forza le manifestazioni civili.
I Democratici europei condividono inoltre le preoccupazioni delle autorità rumene riguardo alla manipolazione dei social network durante la campagna elettorale e chiedono di vigilare e sensibilizzare i cittadini per garantire la protezione dei processi elettorali. Chiediamo inoltre alla Commissione di intraprendere un'azione decisiva contro le piattaforme dei social media non conformi che facilitano queste campagne di disinformazione all'interno delle democrazie europee. Non possiamo restare inerti di fronte all'erosione delle istituzioni democratiche europee.