Il Partito Democratico Europeo ha co-organizzato Ed avuto un ruolo centrale al vertice del 26 giugno che ha riunito alla Maison de la Poste di Bruxelles capi di Stato e leader di partito della nostra famiglia democratica, liberale e centrista. Sandro Gozi, Segretario Generale del PDE, ha guidato la delegazione dei democratici, contribuendo all’approvazione della dichiarazione congiunta “Freedom on the Offensive”, una risposta chiara e coraggiosa contro l’ondata populista e le minacce alla democrazia in Europa.


“Siamo qui per innovare e riformare l’Unione europea. Come democratici, vogliamo rafforzare la nostra alleanza politica e rilanciare il progetto europeo con una visione più efficiente, più potente e più democratica. Vogliamo un’Europa capace di unire il continente e rispondere con decisione alle nuove sfide geopolitiche”, ha dichiarato Gozi durante l’incontro, riaffermando l’impegno dei democratici europei per un’Europa che non si accontenta di difendere lo status quo, ma sceglie il coraggio delle riforme per garantire libertà, democrazia e stato di diritto.

La presenza del PDE ha confermato la forza della nostra famiglia, con la partecipazione dell’eurodeputata Marie-Pierre Vedrenne per il Movimento Democratico francese, dell’eurodeputato Engin Eroglu per il partito tedesco Freie Wähler, dell’eurodeputato e presidente del partito belga Les Engagés Yvan Verougstraete, dell’eurodeputata Oihane Agirregoitia per il partito basco EAJ-PNV, del vicepresidente di Italia Viva e senatore Enrico Borghi, del presidente del Movimento per la Democrazia greco Stefanos Kasselakis, del presidente di Momentum Malta Arnold Cassola, del presidente del Senato belga Vincent Blondel, della capogruppo di Les Engagés al Parlamento belga Anne-Catherine Goffinet e di Gerrit von Otterloo per il partito olandese 50+.
La dichiarazione “Freedom on the Offensive” fissa le priorità dei democratici, centristi e liberali per la prossima legislatura europea: la costruzione di un’Unione Europea della Difesa con un’industria europea forte e un principio “Buy European First”; lo sviluppo di un’intelligenza artificiale etica radicata nei valori europei; l’applicazione rigorosa dell’Articolo 7 e la sospensione dei fondi UE ai governi che minano lo stato di diritto; la creazione di uno European Democracy Shield contro le ingerenze straniere; la semplificazione del mercato unico per accelerare le transizioni verde e digitale; un bilancio europeo orientato al futuro.
In un momento in cui le forze estreme provano a rallentare l’Europa, i democratici, centristi e liberali riaffermano che la risposta non è la paura, ma l’azione; non l’arroccamento, ma l’innovazione; non la rassegnazione, ma la solidarietà. Con questo summit, il PDE, insieme a Renew Europe e ALDE, conferma il proprio impegno a guidare l’Europa verso un futuro più libero, competitivo e inclusivo, con una visione chiara e pragmatica, all’altezza delle sfide globali che ci attendono.