Un mondo in fermento, un’Europa che non può restare ferma
Viviamo tempi difficili.
Un focolaio di guerra tra Iran, Israele e Stati Uniti si è temporaneamente spento, ma resta un equilibrio fragile. La guerra in Ucraina continua, con Putin che, nonostante mesi di aggressione, da gennaio ad oggi è riuscito a conquistare solo lo 0,25% del territorio ucraino, a dimostrazione della resistenza del popolo ucraino e della debolezza russa. Eppure, la determinazione dell’Europa è indebolita dalle politiche accondiscendenti dell'amministrazione Trump verso Mosca. A Gaza il dramma umanitario prosegue, mentre una trattativa tra Europa e Stati Uniti sui dazi dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, ma senza garanzie che l’Europa ne esca rafforzata.
Eppure i movimenti democratici non si arrendono. A Budapest 200.000 persone hanno marciato al Pride contro Orban per la democrazia e lo stato di diritto. In Serbia centinaia di migliaia di studenti chiedono le dimissioni del governo illiberale e filorusso di Vucic, resistendo a intimidazioni e arresti. In Georgia le piazze non si svuotano nonostante la repressione.
Negli Stati Uniti, la democrazia resta sotto pressione: la crisi in California tra il governatore Newsom e il presidente Trump, un senatore in manette per aver provato a porre una domanda, due parlamentari uccisi dall’odio politico in Minnesota. E un movimento, No Kings, pronto a tornare in piazza il 4 luglio per chiedere un’America più democratica, proprio nel giorno più simbolico.
E l’Europa? Vacilla. Soffre l’immobilismo di una Commissione debole e degli accordi sottobanco tra il Partito Popolare e le destre in Parlamento europeo, tradendo la maggioranza che ha eletto von der Leyen.
Come Democratici Europei all’ultimo Renew Europe Leaders’ Summit a Bruxelles il 26 giugno abbiamo ribadito con forza che servono riforme e coraggio per un’Europa capace di difendere i propri valori e contare nel mondo.
Cosa abbiamo fatto in questi mesi
Democracy is not artificial
Il nostro spot realizzato con l’intelligenza artificiale ha aperto un dibattito in Europa: la tecnologia può aiutare la democrazia, ma non sostituirà mai la politica. Guarda lo spot
Il PDE cresce: Momentum Malta si unisce a noi
Abbiamo accolto Momentum tra le nostre fila, portando nuova energia centrista e riformista a Malta. Il nostro Segretario Generale Sandro Gozi è stato a La Valletta il 30 giugno per incontrare i leader di Momentum e discutere con loro le priorità comuni per rafforzare la presenza centrista e riformista del PDE nell'isola e in Europa. Approfondisci
Guidare o essere guidati: c'è bisogno di coraggio
On May 10, in Brussels, with Matteo Renzi and Maxime Prévot, we reaffirmed the need to defend democracy against populism. A few days later, on 15 May, in Paris we once again focused on common European defense, because if we do not build our own security, we will always be dependent on others. Bruxelles | Paris
Giustizia per Tempi e Stato di diritto in Grecia
In Grecia la giustizia resta ferma sulla tragedia di Tempi e sullo scandalo dei contributi agricoli e la democrazia è sotto pressione. Continuiamo a chiedere verità per le vittime di Tempi e riforme per uno stato di diritto reale. Lo abbiamo ribadito a Strasburgo a giugno, con un evento in Parlamento europeo e con l'intervento del nostro Segretario Generale Sandro Gozi in plenaria. Approfondisci
Dialogo con gli Stati Uniti: un ponte necessario
Il vicepresidente Engin Eroglu, europarlamentare tedesco del PDE, è stato a Washington per rafforzare il dialogo transatlantico sul dossier Cina, mentre a Parigi abbiamo ospitato Will Marshall, presidente del Progressive Policy Institute di Washington e figura di riferimento del riformismo democratico statunitense, per continuare il confronto tra progressisti europei e americani. Washington Paris |
Gli altri dossier
Negli ultimi mesi abbiamo anche seguito altri dossier cruciali. In Francia, il nostro vicepresidente Engin Eroglu è intervenuto sul dibattito nato dalla proposta del nostro Presidente e Primo Ministro francese, François Bayrou, di un referendum di iniziativa popolare a livello nazionale, sottolineando che questa apertura rappresenta un segnale importante per la democrazia diretta e la stabilità europea. Approfondisci Siamo intervenuti a favore del progetto di una European Drone Valley, che punta a costruire un’industria della difesa comune e innovativa, capace di rafforzare la sicurezza europea senza rinunciare all'indipendenza tecnologica e ai valori democratici. Leggi di più Infine, in Italia Paolo Micheli, sindaco di Segrate, un importante comune dell’hinterland milanese, ha presentato un manifesto per una nuova Europa, radicata nei suoi valori ma capace di affrontare con coraggio le sfide future, riaffermando il ruolo dei democratici europei in questo percorso di riforma e rigenerazione politica. Read here
Insieme, continuiamo a credere che un’Europa democratica, riformista e moderata sia l’unica strada per non restare ostaggi degli estremismi e dell’immobilismo. Insieme, determinati come sempre, siamo convinti che ci riusciremo.
Notizie correlate
Dichiarazione congiunta in occasione del 30° anniversario del genocidio di Srebrenica
Trent'anni fa, a Srebrenica, più di 8.000 uomini e ragazzi bosniaci sono stati assassinati dall'esercito serbo bosniaco. Nel 2007, la Corte internazionale di giustizia ha giudicato che tali atrocità costituivano un genocidio. Tra il 1992 e il 1995, la guerra in Bosnia ha causato oltre 100 000 morti, migliaia di donne sono state violentate e più di due milioni di persone sono state cacciate dalle loro case. In questa solenne occasione di commemorazione di uno dei capitoli più bui della storia recente dell'Europa, il partito ALDE, i membri della LIBSEEN nella regione, l'ADLE all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il Partito Democratico Europeo, l'Internazionale Liberale, LYMEC, Renew Europe al Comitato delle regioni, Renew Europe al Parlamento europeo e YDE: Giovani Democratici Europei si uniscono per onorare la loro memoria e pubblicano la seguente dichiarazione:
The Democrats Pulse – May/June 2025
The outbreak of war between Iran, Israel and the United States has temporarily subsided, but the balance remains fragile.
Il PDE protagonista al Leaders’ Summit di Renew Europe a Bruxelles
Il Partito Democratico Europeo ha co-organizzato Ed avuto un ruolo centrale al vertice del 26 giugno che ha riunito alla Maison de la Poste di Bruxelles capi di Stato e leader di partito della nostra famiglia democratica, liberale e centrista. Sandro Gozi, Segretario Generale del PDE, ha guidato la delegazione dei democratici, contribuendo all’approvazione della dichiarazione congiunta “Freedom on the Offensive”, una risposta chiara e coraggiosa contro l’ondata populista e le minacce alla democrazia in Europa.