The EDP in Belgrade for a European Serbia: legality, free media, fair elections
During the two days of 18–19 September in Belgrade, the European Democratic Party delivered a clear message
● Vice Primo Ministro del Belgio
● Ministro degli Affari Esteri, degli Affari Europei e della Cooperazione allo Sviluppo
From 2007 to 2012
Since 2012
Since 2022
Since 2025
Prévot ha iniziato la sua carriera politica nel 2004 come direttore politico del cdH (Centro Democratico Umanista) a soli 26 anni. Eletto deputato federale nel 2007 e deputato vallone nel 2009, è diventato il leader del gruppo cdH nel Parlamento vallone. Nel 2012, è stato eletto Sindaco di Namur, diventando la persona più giovane a ricoprire questa carica. In seguito è stato Vicepresidente del Governo vallone e Ministro dei Lavori Pubblici, della Sanità, dell'Azione Sociale e del Patrimonio, prima di dimettersi nel 2017 per concentrarsi sul suo ruolo di Sindaco. Nel 2019, è stato eletto Presidente del cdH e nel 2022 ha guidato la sua trasformazione in un nuovo movimento politico guidato dai cittadini e ribattezzato “Les Engagés”.
During the two days of 18–19 September in Belgrade, the European Democratic Party delivered a clear message
European Movement in Serbia, in collaboration with the European Democratic Party, is organising a public debate entitled “Serbia’s European Hour – Lost Time or New Opportunity?”
Gli eurodeputati PDE a Parigi con Gozi, Bayrou e Barrot: priorità per Strasburgo, riforma della governance, caro-vita, transizione ecologica e ruolo globale dell’Europa
Il Segretario Generale del PDE ed europarlamentare di Renew Europe replica alla lettera del Presidente serbo: “Non sono i cittadini a compromettere il percorso europeo della Serbia, ma il suo governo, con violenze, menzogne e attacchi alla libertà”.
As part of our ongoing efforts to strengthen international cooperation between democratic forces, the EDP recently hosted a transatlantic dinner discussion in Paris, bringing together key figures from European and American centrist politics.
Trent'anni fa, a Srebrenica, più di 8.000 uomini e ragazzi bosniaci sono stati assassinati dall'esercito serbo bosniaco. Nel 2007, la Corte internazionale di giustizia ha giudicato che tali atrocità costituivano un genocidio. Tra il 1992 e il 1995, la guerra in Bosnia ha causato oltre 100 000 morti, migliaia di donne sono state violentate e più di due milioni di persone sono state cacciate dalle loro case. In questa solenne occasione di commemorazione di uno dei capitoli più bui della storia recente dell'Europa, il partito ALDE, i membri della LIBSEEN nella regione, l'ADLE all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il Partito Democratico Europeo, l'Internazionale Liberale, LYMEC, Renew Europe al Comitato delle regioni, Renew Europe al Parlamento europeo e YDE: Giovani Democratici Europei si uniscono per onorare la loro memoria e pubblicano la seguente dichiarazione: