The EDP in Belgrade for a European Serbia: legality, free media, fair elections
During the two days of 18–19 September in Belgrade, the European Democratic Party delivered a clear message
● Ministro della modernizzazione pubblica
Vanessa Matz, nata il 12 agosto 1973 a Liegi, in Belgio, è un politico belga di spicco e membro del partito Les Engagés (ex cdH). Ha iniziato la sua carriera politica nell'amministrazione locale, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale e assessore ad Aywaille dal 1994 al 2018. Matz è entrata nella politica nazionale nel 2008 come senatrice cooptata e successivamente è stata senatrice eletta direttamente dal 2009 al 2014. Dal 2014, è membro del Parlamento federale belga, dove si è concentrata su aree come gli affari interni, la giustizia e l'emancipazione sociale17. A partire dal 10 luglio 2024, Matz ha ricoperto la carica di presidente del gruppo parlamentare Les Engagés alla Camera dei Rappresentanti. Con la formazione del governo belga nel febbraio 2025, ora ricopre il ruolo di Ministro della Modernizzazione Pubblica.
During the two days of 18–19 September in Belgrade, the European Democratic Party delivered a clear message
European Movement in Serbia, in collaboration with the European Democratic Party, is organising a public debate entitled “Serbia’s European Hour – Lost Time or New Opportunity?”
Gli eurodeputati PDE a Parigi con Gozi, Bayrou e Barrot: priorità per Strasburgo, riforma della governance, caro-vita, transizione ecologica e ruolo globale dell’Europa
Il Segretario Generale del PDE ed europarlamentare di Renew Europe replica alla lettera del Presidente serbo: “Non sono i cittadini a compromettere il percorso europeo della Serbia, ma il suo governo, con violenze, menzogne e attacchi alla libertà”.
As part of our ongoing efforts to strengthen international cooperation between democratic forces, the EDP recently hosted a transatlantic dinner discussion in Paris, bringing together key figures from European and American centrist politics.
Trent'anni fa, a Srebrenica, più di 8.000 uomini e ragazzi bosniaci sono stati assassinati dall'esercito serbo bosniaco. Nel 2007, la Corte internazionale di giustizia ha giudicato che tali atrocità costituivano un genocidio. Tra il 1992 e il 1995, la guerra in Bosnia ha causato oltre 100 000 morti, migliaia di donne sono state violentate e più di due milioni di persone sono state cacciate dalle loro case. In questa solenne occasione di commemorazione di uno dei capitoli più bui della storia recente dell'Europa, il partito ALDE, i membri della LIBSEEN nella regione, l'ADLE all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, il Partito Democratico Europeo, l'Internazionale Liberale, LYMEC, Renew Europe al Comitato delle regioni, Renew Europe al Parlamento europeo e YDE: Giovani Democratici Europei si uniscono per onorare la loro memoria e pubblicano la seguente dichiarazione: